domenica 19 maggio 2013

Pomeriggio insieme ai cubisti!

Tempo fa ci siamo concessi uno dei quei giorni tra donne di famiglia che ci piacciono molto,  giorni in cui ci dedichiamo alla scoperta.
La mostra dei cubisti che c'è attualmente a Roma mi sembrava un ottima scelta.
Non avendo il tempo di preparare le bambine come di solito provo a fare ho pensato di affidarmi  al  Il Periegeta. Conosciamo così Anna la creatrice di queste visite gioco, a prova di sbadiglio come le ha definite lei. E' stato feeling a prima vista, ho trovato Anna un connubio di sensibilità, passione per l'arte ed esperienza il tutto accompagnato da un coinvolgente modo di parlare  ai bambini.
Anna ha cominciato  raccontando una storia ai bambini i quali ad occhi chiusi immaginavano le vicende dei due "cubetti" poi ha portato i bambini  ad osservare e giocare con alcuni dei quadri in mostra. Mi è piaciuto il suo modo di liberare i bambini cercando di coinvolgerli emotivamente e puntando l'attenzione sui vari punti di vista per vedere e conoscere le cose.  Nelle opere di Braque e Picasso c'è sempre una geometrizzazione delle forme e Anna ha più volte invitato i bambini a scovarle.  Alcuni dipinti non sono facilmente riconoscibili dai bambini ma se ben guidati sono in grado di scoprire i vari elementi del quadro.



 La mostra non ha molti pezzi ma quei pochi  sono molto belli. Un percorso attraverso il cubismo testimoniato da oli, disegni, collage, sculture oggetti di design, filmati costumi e musiche.
Dopo la mostra un bel telo di plastica  in terra e tutti seduti per sperimentare con pittura forbici colla e tanta fantasia. Anna ha chiesto ai bambini di realizzare dei ritratti, li ha invitati a tagliarli, dapprima in strisce verticali poi orizzontali in modo da ottenere dei rettangoli. Poi i bambini hanno incollato i pezzi ottenuti alla rinfusa o capovolti per rendere l'effetto cubista. Sono usciti dei bei ritratti curiosi "puzzle montati male" li ha definiti Alice. Come conclusione Anna ha chiesto ai bambini di dare un titolo alla loro opera d'arte. "la ragazza a metà" e "la bambini a pezzetti"
 la scelta delle mie artiste.


Qualche giorno dopo Alice mi chiede " mamma ma perché Picasso disegnava i visi con più occhi e più nasi?" Ho pensato un pochino alla sua domanda e le ho proposto di fare un gioco. Abbiamo preso un pezzo di carta stagnola e l'abbiamo usata come uno specchio Ho fatto notare ad Alice che la sua immagine sulla stagnola stropicciata era un mosaico di riflessi poco leggibile. L'immagine che si riflette da più punti di vista era forse l'idea di Picasso
Abbiamo anche provato ad osservarci da dietro un vaso pieno d'acqua immaginando che Picasso facesse lo stesso con i suoi quadri.


Chi mi legge sa che ho sempre sostenuto che l'arte e la pittura in particolare rappresentano  occasioni di crescita e formazione uniche per i bambini.
Ho sempre provato, pur non avendo nessuna conoscenza specifica, ad educare lo sguardo alla bellezza, insegnare loro la passione per i grandi artisti, condividere una mostra, farle  osservare attraverso il gioco, sperimentando colori, materiali  e tecniche diverse.
Una sorta di terapia di vita che portiamo avanti senza nessuna competenza ma con tanta passione.

Picasso diceva che " tutti i bambini sono degli artisti nati, ma che il difficile sta nel restarlo da grandi". aggiungeva inoltre che "dopo aver imparato a dipingere come Raffaello, adesso devo imparare a dipingere come un bambino.

Se abitate a Roma e avete bambini tra i 3 e i 10 anni vi consiglio di provare una visita gioco con Il Periegeta, qui trovate tutte le loro attività.
Noi ci vediamo presto cara Anna e spero di incontrare di novo Federica che era li insieme a  noi ma non ci siamo riconosciute! (qui le sue impressioni)


I miei post su arte e bambini:
Il modo di Vermeer
La magia di Mirò
Con gli occhi di Mirò
Giochiamo con l'arte
I bambini e il colore
Ogni occasione per imparare


10 commenti:

  1. mi hai fatto venire voglia di un viaggio a Roma!

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  2. Bellissimo questo modo di avvicinarsi all'arte per i bambini.

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  3. Sono occasioni davvero preziose e Roma offre così tanto su storia e arte, devo assolutamente portarci Alex e presto!

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  4. Ciao, i nostri piccoli (Istituto comprensivo Cadorna di Milano) della materna sono andati a vedere Picasso e Modigliani, quest'anno.
    Avvicinare i bimbi all'arte dovrebbe essere una delle chiavi di lettura dell'apprendimento. Nulla più dell'arte entra in contatto diretto con la sensibilità acerba e costruttiva dei piccoli.
    Ogni scuola dovrebbe essere in grado di proporre queste esperienze che danno molto a tutti, anche indirettamente ai genitori dei fanciulli coinvolti.
    In Italia poi, dove ogni sanpietrino è un patrimonio artistico..
    Grazie di aver condiviso questa vostra esperienza, da allegria e fiducia.

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    1. Condivido in pieno il tuo pensiero e sono io che ti ringrazio di averlo manifestato

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