Oggi non potevo non fare una riflessione su questo argomento che da sempre mi ha portato a leggere tanti libri in merito.
Sono passati 61 anni da quel 27 gennaio 1945, giorno in cui furono aperti i cancelli di Auschwitz. Una data simbolo che è diventata la "Giornata della Memoria"
Quando i bambini sono in grado di comprendere un argomento come la Shoah? Siamo abituati a parlare con i più grandi e a dare esempio ai più piccoli di quelli che sono i valori essenziali: libertà, dignità, diversità, rispetto, razzismo e intolleranza. Ma possiamo proporgli la conoscenza di fatti così drammatici senza turbarli?
Quando un bambino è pronto per fare esperienza, per conoscere e comprendere fatti del passato come l'olocausto? Come possiamo parlargli di donne, uomini e bambini perseguitati, torturati e uccisi nelle camere a gas. Come possiamo raccontargli della sorte che toccò a zingari, disabili, neri, omosessuali ed ebrei?
IL VOLO DI SARA è forse il mio preferito. Narra la storia della piccola Sara portata, insieme a tanti altri, nella baracca di un campo di concentramento. A notare la bambina, e decidere di esserle amico, è un pettirosso, voce narrante dell'intera storia. L'uccellino le starà accanto, diventando la voce, il calore, la famiglia che Sara ha perso. Una narrazione magicamente illustrata.
Autore: Lorenza Farina.
Illustratore Sonia Maria Luce Possentini
Editore: Fatatrac
STORIA DI VERA. La storia di questa bambina che non riesce a capire perché è rinchiusa insieme alla sorella Teresa e alla mamma Shara in un enorme campo circondato da reti e pieno di soldati. Quando Teresa si ammala, Vera prova a chiedere aiuto ai militari, ma ottiene solo di essere presa in giro. Alla morte della sorellina, Vera inizia a sognare – ogni notte – di donare un pezzettino del suo grande cuore a quegli uomini che ne sono privi… e un giorno, al risveglio, i nazisti non ci sono più.
Parole e illustrazioni di Gabriele Clima
LA BAMBINA DEL TRENO: Jarek e Anna: due bambini ai tempi della seconda guerra mondiale. Anna aveva una stalla sul vestito, Jrek no. I due si salutano con la mano e il racconto della storia passa a quest'ultimo, che chiede a sua madre il perchè di quel viaggio. E' difficile trovare parole e immagini adatte per spiegare ad un bambino fatti così drammatici. ma questo libro, per leleganza delle immagini e il candore del linguaggio, è riuscito perfettamente nell'intento.
Autrice: Lorenza Farina
Illustratrice: Manuela Simoncelli
Casa Editrice: Paoline

OTTO: Un orsacchiotto e due piccoli tedeschi: compagni di gioco inseparabili, vengono improvvisamente divisi perché un giorno David è costretto a cucirsi sugli abiti una stella gialla ed è portato via da misteriosi uomini in uniforme. Poi la guerra trascina via anche l'orso Otto, finito nella vetrina di un rigattiere americano, lontano dai suoi due amici.e sarà lui a raccontare la storia.Sono passati 61 anni da quel 27 gennaio 1945, giorno in cui furono aperti i cancelli di Auschwitz. Una data simbolo che è diventata la "Giornata della Memoria"
Quando i bambini sono in grado di comprendere un argomento come la Shoah? Siamo abituati a parlare con i più grandi e a dare esempio ai più piccoli di quelli che sono i valori essenziali: libertà, dignità, diversità, rispetto, razzismo e intolleranza. Ma possiamo proporgli la conoscenza di fatti così drammatici senza turbarli?
Quando un bambino è pronto per fare esperienza, per conoscere e comprendere fatti del passato come l'olocausto? Come possiamo parlargli di donne, uomini e bambini perseguitati, torturati e uccisi nelle camere a gas. Come possiamo raccontargli della sorte che toccò a zingari, disabili, neri, omosessuali ed ebrei?
Le sofferenze di allora possono essere d'insegnamento per le sofferenze di oggi?
L'anno scorso il venticinquesimo anniversario dalla scomparsa di Primo Levi, lo scrittore torinese che con le sue testimonianze ha contribuito a descrivere la barbarie dei campi di sterminio. I suoi libri sono un patrimonio di tutto il mondo, e uno degli strumenti di conoscenza di maggior valore.
L'anno scorso il venticinquesimo anniversario dalla scomparsa di Primo Levi, lo scrittore torinese che con le sue testimonianze ha contribuito a descrivere la barbarie dei campi di sterminio. I suoi libri sono un patrimonio di tutto il mondo, e uno degli strumenti di conoscenza di maggior valore.
“Se capire è impossibile, conoscere è necessario”, ha scritto.
Bisogna far conoscere ai nostri figli in modo che possano trarre insegnamento o perlomeno riflessioni. Ma siamo in grado di farlo in modo delicato?
Volevo condividere con voi alcuni libri per bambini che non rinunciano alla delicatezza nonostante il tema.
Bisogna far conoscere ai nostri figli in modo che possano trarre insegnamento o perlomeno riflessioni. Ma siamo in grado di farlo in modo delicato?
Volevo condividere con voi alcuni libri per bambini che non rinunciano alla delicatezza nonostante il tema.

Autore: Lorenza Farina.
Illustratore Sonia Maria Luce Possentini
Editore: Fatatrac


LA BAMBINA DEL TRENO: Jarek e Anna: due bambini ai tempi della seconda guerra mondiale. Anna aveva una stalla sul vestito, Jrek no. I due si salutano con la mano e il racconto della storia passa a quest'ultimo, che chiede a sua madre il perchè di quel viaggio. E' difficile trovare parole e immagini adatte per spiegare ad un bambino fatti così drammatici. ma questo libro, per leleganza delle immagini e il candore del linguaggio, è riuscito perfettamente nell'intento.
Autrice: Lorenza Farina
Illustratrice: Manuela Simoncelli
Casa Editrice: Paoline

Scritto e illustrato: Tony Ungerer
Casa Editrice: Mondtori
Mi piacerebbe riuscir a raccontare alle mie figlie questa storia vera che non è di certo una favola ma che appartiene a tutti noi, parlare di questo tragico momento storico mantenendo la leggerezza di questa poesia.
Shoah
Un lungo viale imbiancato,
un silenzio che geme di pianto.
Uomini, donne e bambini.
Ragazzi, adulti ed anziani.
Strappati alle case e agli affetti,
trascinati e rinchiusi nei ghetti.
Poi un cancello, tutto intorno c'è un muro,
restan fuori la speranza e il futuro.
Che bello questo post. Sai spesso mi sento dire che non bisogna fare vedere ai bambini i telegionarli perché sono immagini violente..invece noi a tavola a cena guardiamo il tg insieme a Stefano, e ho notato che lui non si spaventa delle scene che vede, ma anzi mi chiede sempre spiegazioni di quello che vede e quello che succede. E non ne rimane turbato, ma ci riflette e ha molto rispetto di tutto. Ha 4 anni ma è molto curioso e attento e credo che tu abbia trovato dei libri bellissimi per spiegare questo terribile momento della nostra storia.
RispondiEliminaBrava bellissimo post
Elena
Anche io provo a sceglere quello che le mie figlie possono vedere in televisione, ma lo faccio più per altri motivi, il telegiornale potrebbe turbarle ma è la reatà in cui viviamo e crescere è anche questo. Certo bisogna sempre essere pronti a spiegare e mediare!
EliminaGrazie Giorgia per questa condivisione attenta...
RispondiEliminaun caro saluto..
dandelìon
Grazie a te per averla apprezzata. :-)
Eliminaè impossibile ma necessrio trattare questo argomento mantenenddo la leggerezza che anche questa poesia non trasmette in quanto "restano fuori la speranza e il futuro".Ricordo il lungo silenzio che ha imprigionato i miei "ragazzi-cuccioli" alla fine del film IL BAMBINO CON IL PIGIAMA A RIGHE.
RispondiEliminaArgomento triste e difficile da trattare ma è fondamentale farlo!!! notte sorellina
Hai ragione, sorellina non è un argomento che si può trattare con leggerezza...in fondo non è l'unico. Basta solo trovare il modo migliore e l'età giusta per avere con loro una scambio costruttivo
EliminaSono felice di vederti qui!
Grazie molte, un bel regalo per questo giorno davvero particolare
RispondiEliminaGrazie a te ch lo consideri un regalo. :-)
EliminaSono d'accordo, non è un argomento facile da trattare e sono storie molto tristi da raccontare, ma bisogna farlo per non dimenticare!
RispondiEliminaGrazie per aver condiviso con noi i tuoi pensieri!
Buona giornata!
Miky
la condivisione de pensieri è il filo conduttore del mio blog e sono felice che siete in molti a partecipare allo scambio di idee e parole.
EliminaGrazie Giorgia, è crudele, inumano, impensabile, ma è di vitale importanza parlarne hai nostri figli.
RispondiEliminaMi sembra di capire che siamo tutti d'accordo sul raccontare loro questa triste storia, per fortuna abbiamo il supporto di tanti mezzi come i libri adatti a loro che ci permetteranno di farlo nel migliore dei modi
Eliminagrazie per queste recensioni. Si penso che di questa come di altre cose sia giusto e possibile parlare con i propri figli e con i bambini. La giornata della memoria è molto importante. tuttavia non vorrei parlare di un popolo o di una storia di un'identità sociale a mia figlia solo nel ricordo della tragedia. Non voglio che si identifichi nessun gruppo o persona solo attraverso la follia di chi ha cercato di negarlo. Credo che racconterò a mia figlia queste cose solo dopo averla portata ad una festa ebraica, o in sinagoga, e le avrò letto delle grandi storie di questo popolo, che io stimo perchè è nato e rinato più volte. Almeno, questo è quello che vorrei fare. :) Primo Levi è stato uno degli scirttori che più ho apprezzato fin dall'adolescenza. Bello che tu abbia scritto un post su questo! ♥ :)
RispondiEliminaGrazie Katia per aver esaudito il mio desiderio!
EliminaQuello che dici è molto interessante e sono assolutamente d'accordo con te. Mi hai dato un ottimo suggerimento di cui farò tesoro. Una visita alla sinagoga della mia città e al quartiere ebraico sarà sicuramente lo spunto per introdurre questo argomento.
Come dice Pimo Levi è necessario!
e' la nostra storia, un' orribile storia dove vite umane hanno perso ogni dignita' e dove angelici bambini non hanno avuto tutto quello e piu' che i nostri oggi ci chiedono. Mi appartiene poiche' la famiglia di mio padre era ebrea.............. Pennsiamoci.... e ricordiamoli come grandi e piccoli eroi. non puo' non scendere una larima ..........grazie giorgia
RispondiEliminaGrazie a te per aver condiviso il tuo pensiero, mi piacerebbe sapere il tuo nome se ne hai voglia sappi che questa questa è una brutta storia che appartiene a tutti e continueremo a pensarci.
EliminaMolto bello questo post... bella l'idea dei libri a riguardo. E' giusto che i nostri figli sappiano fin da piccoli quello che è successo a tanti bambini, uomini e donne più sfortunati di loro...Perchè se tutti insieme non dimentichiamo forse riusciremo finalmente a creare un mondo migliore...o per lo meno, questo è quello che io spero con tutto il cuore!
RispondiEliminaUn bacio
Questa è una bella speranza che condividiamo tutti, non so se si possa imparare dal passto mi basterebbe vedere che il passato ci fa riflettere. Sono ancora tra quelle che pensano che ognuno di noi nel suo piccolo possa contribuire a cambiare le cose ma... illusa?
EliminaQuesto è un post bellissimo. L'Olocausto da sempre è un tema che ho voluto approfondire e conoscere, se non comprendere giacchè questa resta la cosa che alla mia ragione sfugge più di ogni altra: la comprensione, il senso, il perchè ... più leggo e meno riesco a capire, e questo da la misura di quanto grande, sterminato sua stato questo evento nella storia dell'uomo.
RispondiEliminaAi bambini va raccontata la verità con le parole( e immagini) giuste e questi libri sono davevro un ottimo suggerimento. Ma è meglio che sappiamo da subito dove possono condurre idee e convinzioni sbagliate, e ne girano tante anche oggi purtroppo!
Credo che non dobbiamo cercare un senso perchè è impossibile trovarne uno. Ho letto molto al riguardo e credimi ancora mi sembra impossibile.
EliminaI bambini devono conoscere i fatti e non essere indirizzati verso diversità, razzismo e intolleranza. I fatti vanno inseriti un un contesto storico sicuramente ma vanno presi come esempio per limitare le barbarie che ancra ci sono in molte parti del mondo
Cara Giorgia ho letto con grande interesse e partecipazione il tuo commovente post. Io ho parlato di Liana Millu, deceduta nella mia città pochi anni or sono e che mi onoro di aver conosciuto. Nei prossimi giorni parlerò di alcuni suoi bellissimi libri. Ai bambini si può raccontare gradatamente secondo la loro età di questo "male assoluto": capiscono più di quello che gli adulti pensano ed è una nostra responsabilità che la vittime non siano dimenticate. Ciao
RispondiEliminaHo appena letto le tue parole e ciò che racconti di questa scrittrice, esatto è nostra responsabilità!
EliminaVorrei riportare qui alcune parole di questa scrittrice come hai fatto tu...
" Io sono il numero 5384 A di Auschwitz-Birkenau. Quando dico sono e non sono stata mi riferisco a questo fatto: il lager vive ancora dentro di me".
"Mi rivolgo a tutti, particolarmente ai ragazzi perché conoscere quel passato è garanzia per il loro, per il nostro avvenire. Avvicinate quel passato, il vostro presente ne sarà rafforzato"
Grazie a presto
Ciao! Forse sarò contro corrente ma spero di spiegarmi al meglio. Spiegare ai bambini il dramma della distruzione di massa o della guerra, non è mai facile e dubito che sia privo di traumi. Osservo però una cosa e la riporto: oggi ho letto tantissimi post, davvero tanti sulla giornata della memoria. Ma domani? Tornerò a leggere gli status di chi si lamenta del vicino di casa rumoroso, del cinese che ha aperto il negozio all'angolo, del ghanese che ha comprato l'appartamento sopra casa, del bulgaro che 'chissà come' si è comprato l'auto nuova.
RispondiEliminaForse sbaglio ma credo che la memoria debba essere ribadita ogni giorno insegnando il rispetto. Ho mezza famiglia di colore e vedo lo sguardo curioso, il sorrisetto finto e i punti interrogativi sopra la testa ma vedo anche le commesse che sorvegliano quando entrano nei negozi. Oggi si ricordano le vittime di una strage fatta in modo assurdo, crudele e inumano ma anche oggi ci sono un sacco di vittimi di guerre legate alle etnie, alle razze. Ricordiamoci anche di loro. Buona giornata
Grazie per essere stata contro corrente, come dici tu. Prima di tutto vorrei dire che il bello sta proprio nella diversità di opinioni e nel rispetto di esse e poi...ahimè queste sono verità. Oggi prendiamo spunto per parlare di questo argomento ma sicuramente dobbiamo continuare a farlo. Se ne parla ai bambini che sono la nuova generazione proprio per sperare che alcune cose non si ripetano e che questi fatti ci facciano riflettere anche sul comportamento di rispetto e accettazione delle diversità nei confronti del vicino di casa o del vicino di banco!
EliminaE' proprio bello questo post. Non ho ancora approfondito così tanto perchè mia figlia è piccolissima e come dicevo da me è presto per raccontarle gli orrori della violenza scelta. Prendo però nota dei titoli, anzi sto raccogliendoli tutti in Pinterest, vediamo se la memoria visiva aiuta... ciao
RispondiEliminaps: perchè non partecipi anche tu al venerdì del libro? Trovi tutte le istruzioni sul mio post. ciao
Grazie, sono felice di vederti qui perchè ti leggo sempre molto volentieri.
EliminaPerchè no i libri sono uno dei miei principali interessi, vado a vedere di cosa si tratta.
Un bellissimo post,leggero e profondo.Ottime letture, non solo per bambini!
RispondiEliminaGrazie, spero di riuscir ad essere leggera e profonda quando ne parlerò alle mie figlie. A presto
RispondiEliminaNon so se ne sarò capace...la mia bimba per ora è piccola ed io faccio troppa fatica a sentire questo dolore. Però non trovo giusto tirarsi indietro. Magari inizierò leggendo i libri che hai consigliato tu...
RispondiEliminai bambini devono essere suffecenteente grandi da capire cio che gli raccontiamo... aspetta!
RispondiEliminaSi, li volevo leggere io!!!!! Ciao!
EliminaSte
bello questo post e molto bella l'idea dei libri che io non conoscevo. Speigare ai bambini certe cose non è mai facile ma appena sono grandi abbastanza è un dovere fare conoscere certe cose e insegnare loro a difendersi da idee folli.
RispondiEliminagrazie Laura... brava insegnare a difendersi dalle idee folli!
Eliminanon conoscevo questi testi. l'argomento è davvero delicato forse ci accorgeremo quando sarà arrivato il momento di parlarne. e ne dovremo parlare. grazie per la condivisione
RispondiEliminaCiao, grazie anche a te per la tua.
EliminaUn argomento tra i più tristi della Nostra storia, e pure recente.
RispondiEliminaNon riusciamo a parlarne tra noi, figuriamoci quanto può essere difficile con i bambini, non tanto per la paura di traumatizzarli (abbiamo più paura noi, forse), ma per il timore che non capiscano ; credo sia questo il punto, dobbiamo fare in modo che comprendano e non ripetano gli errori (orrori) che sono stati fatti (e tuttora accadono).
Questo è un argomento che fà piangere anche me, ogni volta che mi ci addentro, vuoi con un film, vuoi per un racconto, vuoi in un sito, un argomento che voglio trattare sicuramente coi miei figli e prenderò spunto dai tuoi suggerimenti, ossia i libri, che credo siano lo strumento più semplice per trasmettergli qualcosa (amiamo i libri ma, essendo i nostri figli ancora molto piccoli, ovviamente i temi sono più...quotidiani).
Quindi grazie per il post e complimenti per il blog e per l'impegno nell'affrontare discussioni certamente non facili.
Buon tutto !
Emanuele
Ciao Emanuele, benvenuto nel mio blog, finalmente un commento maschile! Le discussione non facile sono quelle che preferisco :-)
EliminaTorna a trovarmi
Grazie per la segnalazione. Sai dirmi da che età sono consigliati quei libri. Elly ha 7 anni, sarà presto?
RispondiEliminabaci
mmd
sono indicati per 6-9 anni, dovrebbero andar bene anche se dipende molto da noi mamme. Io ho una bambina di 6 e una di 9 e ne parlerei solo con quella di 9!
EliminaPassa da me c'è una cosina per te!!!
RispondiEliminagrazie Giorgia per questo tuo post così importante, io credo che questa orribile vicenda storica non debbe mai essere dimenticata, anzi!!! Ti ringrazio anche per esserti aggiunta tra i miei followers, mi fa molto piacere!
RispondiEliminaUn abbraccio
Alice
benvenuta Alice!
Eliminagrazie per questi preziosi suggerimenti...
RispondiEliminaCiao Maestra Laura, felice di vederti!
EliminaMi sveglio tardi, apro il pc, mi vado a trovare e trovo te.
RispondiEliminaIl regalo non è solo il tuo delicato, semplice e meraviglioso post...di cui apprezzo l'eleganza dell'approccio ad un argomento tanto doloroso,...ma la testimonianza della tua presenza.
Ogni giorno mi donate la spoeranza di un mondo migliore, di una società che si può salvare....grazie di essere venuta a trovarmi,grazie al web, che senza di esso, sarei legittimata a pensare che il mondo è fatto solo di incidenti, omicidi, truffe evasori e mafia.
un sorriso
Il mondo è fatto di tante cose brutte ma anche di tante belle
Elimina:-)
RispondiEliminaMolto bello questo post, grazie per i libri suggeriti, magari me li segno e tra qualche anno mi serviranno per spiegare a mio figlio quelle orribili cose successe tanti, ma non troppi, anni fa. Ora mi pare ancora troppo piccolo per capire e come chi ha commentato sopra io scelgo ogni programma televisivo evitando telegiornali. Non perchè non voglio che sappia che esiste il male e le persone cattive ma perchè certe scene sono assurde. Non ha senso mostrare la violenza con le immagini, servono solo a fare audience.
RispondiEliminaCiao Claudia, si decisamente Samuele può aspettare ancora un bel bo per questa triste storia.
EliminaGrazie!!! Non sapevo esistessero testi adeguati ai bimbi sull'argomento!
RispondiEliminaIo ne ho scelti alcuni e ne sono molti per varie fasce di età
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaEcco, ho pensato tanto a cosa e come dirlo. Mi sembra così difficile raccontare tutta quella bruttura a degli esseri così puri. Gli ho accennato qualcosa, il giorno prima, molto edulcorato, molto vago. Poi sono tornati a casa da scuola dove gli avevano parlato, a Lorenzo avevano fatto vedere 'La vita è bella', al piccolo avevano raccontato qualche cosina.
RispondiEliminaLe domande sono state tantissime, io avrei aspettato ancora per arrivare a queste spiegazioni così dettagliate, ma non potevo lasciargli il tarlo nella mente.
E' tutto il week end che l'argomento ricompare.
Gli comprerò un librino di quelli che hai consigliato.
Ieri sera Lollo voleva scrivere alla tua ragazza grande una lettera, poi il fratello l'ha preso in giro e ha lasciato perdere ...
Intanto un bacio
Giorgia dei Mostri
Non solo sembra...è realmente difficile, infatti io non l'ho fatto. Non ho avuto la fortuna del supporto scolastico (ci speravo) e ho detto quando ci sarà occasione lo farò.
EliminaMi piacerebbe tanti niziassero a scriversi ma...i nostri tentativi sono vani!
Vi abbraccio forte
nel mio blog c'è un premio per te! Ciao Giorgia, felice settimana!
RispondiEliminaCara Giorgia,
RispondiEliminagrazie per essere passata sul mio blog e avermi invitata qui. Com'è bello condividere queste domande e inquietudini, oltre che la cautela con cui tutte proviamo a farle affrontare ai nostri bambini.
Ed è proprio questo il problema: non importa quanta cautela ci mettiamo, qui si tratta di scoperchiare l'abisso di fronte ai nostri figli senza farceli cadere dentro. Con questo non voglio certo dire che non se ne debba parlare, al contrario. Però l'abisso è articolato e complesso, e l'Olocausto è uno dei suoi baratri più bui e più profondi: inizierei col dare la precedenza a cose più vicine, trasmettendo ai bambini l'idea che il male del mondo esiste ma che contro di esso si deve e si può lottare, benché (o proprio perché) destinati a non vincere mai del tutto.
Francamente, troppo spesso ci sono bambini cui si parla degli orrori dei campi di sterminio di 60 anni fa prima ancora di sensibilizzarli a non sprecare il cibo, quando 5 milioni di loro coetanei muoiono di fame ogni anno. Spero di non essere fraintesa, punto il dito innanzitutto contro me stessa e molto spesso credo di essere in fondo anch'io un po' come quei tedeschi che pur non appoggiando attivamente l'antisemitismo voltavano la faccia dall'altra parte al passare dei treni. Di loro in noi dobbiamo aver paura.
Chiedo scusa, ma mi sono accorta che manca un pezzetto: io faccio sicuramente parte di quei bambini a cui l'abisso è stato scoperchiato all'improvviso. Ho visitato Mathausen a 8 anni e posso dire con certezza che non ero pronta. Non ero pronta a tanta crudeltà, non ero pronta a tanta morte, non ero pronta a tanto senso di impotenza. Ero furiosa contro tutti quelli che non erano stati deportati e che non avevano fatto niente per fermare l'orrore, molto più che contro le sadiche SS. Io a 8 anni non avevo gli strumenti per gestire così tanta rabbia e così tanto (mi ripeto, ma è proprio quello) senso di impotenza.
RispondiEliminaA mia figlia spero di trasmettere la voglia di lottare, ma anche la lucidità di accettare che non si può cambiare tutto. E' una contraddizione lacerante ma è così.
Nessuno può salvare tutti, ma tutti possono salvare qualcuno.
Grazie per questa testimonianza perchè ci hai detto che a 8 anni forse è ancora presto o probabilmente basta farlo nella maniera adeguata, portarti in quei luoghi è forse un modo brusco di conoscere a quell'età.
EliminaSono d'accordo che bisogna far conoscere ai nostri figli tante altre cose, questa giornata dava lo spunto ad affrontare questo argomento ma gli spunti da cogliere sono molteplici!
grazie per questo post così intenso e pieno di utili recensioni; è davvero difficile parlare di questo argomento ai bambini, ai figli, ma bisognerà trovare il coraggio per farlo; credo che in qualche modo tutti ci vergognamo della tragica follia della Shoah, anche se non ne siamo direttamente responsabili; è un brutto ricordo da consegnare alle generazioni future.
RispondiEliminaGrazie di averne parlato, e così bene
Manuela
Ciao Manuela benvenuta e grazie a te per aver partecipato allo scambio di pensieri
EliminaCiao Giorgia!! Hai suggerito dei bellissimi libri sul tema.... devo dire che qualcuno lo conoscevo...
RispondiEliminaQuando hai tempo, passa nel mio blog... ho una sorpresa per te! A presto Sammy
Grazie per queste preziose indicazioni, Giorgia!
RispondiEliminaNon importa la data di pubblicazione, importa il contenutoe il tuo ha centrato in pieno l'obiettivo!
Grazie Giorgia! Devono essere libri meravigliosi, da tenere in libreria e riproporre tra qualche anno!
RispondiEliminaGrazie di cuore per il tuo contributo alla nostra iniziativa!
Giorgia, sapevo che il tuo contributo non poteva che essere fondamentale per la nostra iniziativa. Ma anche per tutti quelli che ti seguono. Alcuni libri che citi li conoscevo, altri sono del tutto nuovi e non mancheranno nella mia libreria. Grazie davvero. Un abbraccio forte
RispondiEliminaTi ringrazio per avere segnalato queste bellissime storie per bambini, già dalle trame si intuisce quanto siano delicate e toccanti!
RispondiEliminaGrazie per queste segnalazioni, ne terrò conto sicuramente per consigliare queste letture dopo che le avrò lette io ovviamente. Interessantissimo e istruttivo post.
RispondiEliminaGiorgia grazie di questa condivisione.
RispondiEliminaHo spiegato qualcosa a parole a Filippo,ma in maniera molto soft... lui ha 4 anni e temevo che non fosse pronto o che io non sapessi spiegarglielo..
Questi libri voglio assolutamente cercarli e se sono adatti, glieli prenderò perché voglio che sappia quello che è stato.
Un post molto interessante.
RispondiEliminaAnni fa lessi "Il bambino con il pigiama a righe" di John Boyne.
La Shoah vista attraverso gli occhi di un bambino tedesco. Mi ha commosso fino alle lacrime.
Segnalazioni davvero utilissime, mi ricorderò del tuo blog quando il "grande" imparerà a leggere...
RispondiEliminaUn post veramente intenso e meraviglioso.. che altro aggiungere a quello che è stato già detto? Io credo che davvero tu abbia ragione: conoscere è necessario. Gli errori DEVONO servire a non sbagliare più.. i tuoi consigli sono molto apprezzati. Ti abbraccio e ti auguro una felice giornata!
RispondiEliminaio alle elementari avevo letto "quando hitler rubò il coniglio rosa", mi era molto piaciuto, quando i miei bimbi avranno l'età giusta glielo farò leggere di sicuro!
RispondiEliminaLe tue sono parole meravigliose! Con le parole si da' voce ad un tema che non deve mai essere dimenticato. Parlarne e rifletterci è un modo per evitare che orrori simili possano ripetersi...grazie
RispondiElimina