
Questo, un libro che merita, a mio avviso, di essere conosciuto e questo il motivo per cui oggi lo prongo al venerdì del libro.
Il libro narra la storia di un bambino che da un'isola lontana osserva il mondo. I suoi occhi vedono guerre, carestie e povertà.
"Bisognerà cambiarlo" pensa il bambino. Bisognerà dipingere le divise dei soldati e con le canne
dei fucili, fare posatoi per uccelli e flauti per pastori. Bisognerà prendere le
nuvole al laccio per farle piovere sui deserti e eliminare le
carestie.
E così i
suoi occhi sorvolano oceani, foreste e cieli. "Bisognerà proteggerli" pensa il
bambino.
E da quell'isola
tranquilla, metafora del ventre materno, raggiungerà la
Terra.
Thierry Lenain
con le sue parole e Olivier Tallec con le sue illustrazioni dipingono un mondo
fatto di imperfezioni. Le imperfezioni di un mondo nel quale, nonostante tutto,
un bambino coraggioso deciderà di
nascere, un mondo che l'uomo di domani vorrà e saprà cambiare ... mi
auguro!
Non è un libro da proporre ai più piccolini. Ma sicuramente efficace per i più grandi, in quanto l'autore ci propone una visione positiva della vita dicendoci che possiamo essere partecipi della costruzione di un mondo migliore.
Questo libro mi
ha colpito particolarmente perché ritengo che bisognerebbe puntare molto
sull'educazione dei nostri figli come chiave di volta per uno sviluppo sociale.
All'interno delle
mura domestiche i nostri bambini dovrebbero apprendere valori importanti come la
solidarietà e il rispetto.
Una delle frasi che preferisco è quella di Ghandi quando sostiene che dobbiamo essere il cambiamento che vogliamo vedere nella società. E già, proprio così, ma non sempre ce lo ricordiamo.
Il nostro primo compito non è quello di spiegare ai nostri figli come funziona la realtà?
Assolutamente da sfogliare per ricordarsi di guardare il mondo con occhi diversi e continuare a sperare di migliorarlo.