L'occasione della foto della domenica per condividere con voi le bellissime insegne della Danimarca, una particolarità che aggiunge fascino ai vecchi paesini.
domenica 30 settembre 2012
giovedì 27 settembre 2012
La magia di Mirò
Come diceva Dante "non può tutto la virtù che vuole" ed io, come spesso mi succede, volevo più del facilmente fattibile e mi stavo perdendo questa bellissima mostra.. Poi grazie ad una proroga inaspettata riesco a passare un bel pomeriggio di fine luglio immersa nella magia di Mirò.. Una magia che ancora ci accompagna la sera prima di dormire (visto i limiti TV) leggendo i due libri comprati alla mostra o cimentandoci nella realizzazione di suoi dipinti.
All'interno della mostra una gradita sorpresa un audio-guida per bambini realizzata da bambini. La voce narrante si rivolge a due animaletti che si trovano in visita alla mostra facendo loro delle domande e invitandoli a riflettere. Il bambino che ascolta, attraverso il metodo induttivo, arriva alla comprensione della pittura di Mirò. Un gioco divertente che li guida dalla realtà all'astrazione seguendo i tre elementi tanto amati dall'artista: Cielo, Terra e Mare.
Ho visto, con molta gioia, le mie figlie prese da questi dipinti che sembrano fatti da loro coetanei usando i loro colori preferiti: blu, giallo e rosso. La piccola ha ribadito più volte ciò che la vocina nell'orecchio le diceva: "da una macchia può nascere una figura stravagante, piccoli mostri e personaggi bizzarri". La grande, invece, era incuriosita da tutto il periodo durante il quale Mirò abbandona l'uso del cavalletto e pittura in terra. La incuriosivano le tele fatte pitturando con mani e piedi. Gli ultimi anni durante i quali Mirò spalmava la pittura con i pugni sono stati i più apprezzati.
Ero così soddisfatta del loro coinvolgimento che gli ho promesso che un giorno sperimentiamo qualcosa di simile alla pittura materica spalmando pitture e materiali di riciclo producendo spruzzi e sgocciolamenti, ne sarò in grado?
Chi mi legge lo sa già, io ritengo che la scuola non avvicini abbastanza i bambini all'arte. Non sempre sono stimolati fin da piccoli ad avere un atteggiamento creativo rispetto ai materiali e all'uso del colore. Viene ignorata l'importanza di osservare commentare e confrontare. Spesso viene proibita la libera interpretazione.
Abituarli ad osservare la realtà in modo non superficiale mi sembra di grande importanza e trovo che artisti come Mirò, cosi vicini all'immaginario infantile, sono una corsia preferenziale verso il bello di un opera d'arte e le emozioni che ne derivano
.
Ho capito tardi l'utilità di sperimentare tecniche e materiali senza inibizioni e la grande non ha avuto da subito il piacere di farlo ed ora vorrei cercare di rimediare cercando, quanto possibile, occasioni per sviluppare creatività, per conoscersi, per imparare a guardare otre l'apparenza. Avrei voluto farle partire proprio da una macchia ma ahimè certe cose si imparano con il tempo e ci accontenteremo di partire da dove siamo, conoscendo l'arte e sviluppando una capacità di giudizio personale.
La mostra ci ha dato una grande opportunità per fare tutto ciò ma vi mostrerò quello che siamo state in grado di fare durante il mio "mercoledì dell'arte" che ripartirà il 3 ottobre.
All'interno della mostra una gradita sorpresa un audio-guida per bambini realizzata da bambini. La voce narrante si rivolge a due animaletti che si trovano in visita alla mostra facendo loro delle domande e invitandoli a riflettere. Il bambino che ascolta, attraverso il metodo induttivo, arriva alla comprensione della pittura di Mirò. Un gioco divertente che li guida dalla realtà all'astrazione seguendo i tre elementi tanto amati dall'artista: Cielo, Terra e Mare.
Ero così soddisfatta del loro coinvolgimento che gli ho promesso che un giorno sperimentiamo qualcosa di simile alla pittura materica spalmando pitture e materiali di riciclo producendo spruzzi e sgocciolamenti, ne sarò in grado?
Chi mi legge lo sa già, io ritengo che la scuola non avvicini abbastanza i bambini all'arte. Non sempre sono stimolati fin da piccoli ad avere un atteggiamento creativo rispetto ai materiali e all'uso del colore. Viene ignorata l'importanza di osservare commentare e confrontare. Spesso viene proibita la libera interpretazione.
Abituarli ad osservare la realtà in modo non superficiale mi sembra di grande importanza e trovo che artisti come Mirò, cosi vicini all'immaginario infantile, sono una corsia preferenziale verso il bello di un opera d'arte e le emozioni che ne derivano
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La mostra ci ha dato una grande opportunità per fare tutto ciò ma vi mostrerò quello che siamo state in grado di fare durante il mio "mercoledì dell'arte" che ripartirà il 3 ottobre.
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venerdì 21 settembre 2012
"giROMAgando" approda nel mio blog!
Ieri sera leggendo "l'uomo che rubava il Colosseo" di Rodari mia figlia Alice ha espresso il desiderio di conoscere meglio la nostra città. Come non assecondare il suo desiderio?
Un desiderio che racchiude le cose che amo di più: passeggiare con le mie figlie per la mia bella città, provando a trasformare le tante nozioni imparate in passato in delle storie interessanti per loro. Quel famoso "imparare viaggiando" che è ormai la parola d'ordine in casa.
Certo siamo quasi inghiottite dalla quotidianità abbiamo sempre tante buoni propositi che poi non si realizzano per l'impegno che la scuola, il lavoro e le attività sportive ci richiedono.
Allora ho pensato di creare una rubrica nel blog dedicata alle passeggiate per Roma, così l'impegno che prendo con le mie figlie lo prendo anche con chi mi legge e questo mi aiuterà a ritagliarmi del tempo.
Roma è uno scrigno di innumerevoli tesori ed io ho la fortuna di viverci , è la città che maggiormente si presta ad essere letta come un libro di storia a tre dimensioni.
Spero vi piaccia l'idea, io ne sono entusiasta! Potrò conservare nel tempo i momenti piacevoli suggerendo luoghi imperdibili della mia città.
Un desiderio che racchiude le cose che amo di più: passeggiare con le mie figlie per la mia bella città, provando a trasformare le tante nozioni imparate in passato in delle storie interessanti per loro. Quel famoso "imparare viaggiando" che è ormai la parola d'ordine in casa.
Certo siamo quasi inghiottite dalla quotidianità abbiamo sempre tante buoni propositi che poi non si realizzano per l'impegno che la scuola, il lavoro e le attività sportive ci richiedono.
Allora ho pensato di creare una rubrica nel blog dedicata alle passeggiate per Roma, così l'impegno che prendo con le mie figlie lo prendo anche con chi mi legge e questo mi aiuterà a ritagliarmi del tempo.
Roma è uno scrigno di innumerevoli tesori ed io ho la fortuna di viverci , è la città che maggiormente si presta ad essere letta come un libro di storia a tre dimensioni.
Spero vi piaccia l'idea, io ne sono entusiasta! Potrò conservare nel tempo i momenti piacevoli suggerendo luoghi imperdibili della mia città.
mercoledì 19 settembre 2012
Educare alla diversità.
Quest'anno, grazie alle maestre di mia figlia, ho avuto il piacere di prendere parte alla decima edizione del Premio Letterario Stefano Gay Taché, l’amico dei bambini. Premio intitolato alla memoria del piccolo Stefano, vittima dell’attentato che colpì il quartiere ebraico di Roma il 9 ottobre 1982. Il bambino venne ucciso davanti alla sinagoga da un commando palestinese. Un iniziativa che prosegue negli anni per non dimenticare.
Ricordare la sua morte è gettare un seme di speranza nelle nuove generazioni affinché mai più si ripetano eventi come questo.
L'iniziativa, indirizzata ai bambini di 4 elementare, prevedeva la lettura di quattro libri di narrativa e la visione di due video di cartoni animati selezionati da un apposita commissione. Durante l'iniziativa, gli autori dei libri e dei video più votati dai bambini hanno ricevuto dei riconoscimenti. La piazza del campidoglio si è vestita, per l'occasione, di bellissimi disegni realizzati dai bambini.
C'erano molte scolaresche chiamate a riflettere, in più modalità di espressione artistica, sui temi del dialogo, della pace e dei valori civili. A farla da padrone è stata la musica, ma non sono mancati momenti di intensità declinati nel segno della lettura, della recitazione e della poesia. Ogni scuola ha ricevuto un melograno simbolo di fratellanza.
Voglio ricordare questi bambini che recitavano Neruda e cantavano Vecchioni e Povia come un bel regalo di compleanno visto che si è svolto in quel giorno!
Sono grata alle maestre per aver aderito a questa iniziativa del comune di Roma perchè tutta la preparazione all'evento e l'evento stesso hanno dato modo ai bambini di riflettere su temi molto importanti.
Sono dell'opinione che bisogna puntare molto sull'educazione dei nostri figli come chiave di volta per un futuro migliore. E' fondamentale intervenire a livello scolastico, educativo e familiare per limitare l'insorgere del pregiudizio che non è innato ma ha un suo fondamento nelle influenze ambientali, sociali e familiari.
L'intera esperienza formativa di ognuno di noi e basata sulla presenza dell'altro. Relazionarsi con gli altri vuol dire entrare in contatto con qualcuno che è diverso da me. La diversità è spesso vista in chiave negativa, ancora oggi la presenza di una persona straniera o portatrice di handicap all'interno di un gruppo genera difficoltà.
Io ho fatto della diversità la mia filosofia di vita, questo bisogno di confrontarmi con il diverso per allargare la mia conoscenza e arricchirmi. Spero di trasmettere questo messaggio alle mie figlie a cominciare dalle piccole cose, mi auguro inoltre che i nostri figli saranno in grado di percepire la "differenza" come un valore una risorsa e un diritto. Va bene lo scontro perchè anch'esso costruttivo ma non la discriminazione. Stimoliamo i nostri figli a pensare con la propria testa e non a dir loro cosa devono pensare, mettiamoli nelle condizioni di porsi domande, insegnamogli a mettersi nei panni altrui io ci provo ogni giorno e non sempre ci riesco!
Tu non sei come me, tu sei diverso
Ma non sentirti perso
Anch'io sono diverso, siamo in due
Se metto le mani con le tue
Certe cose so fare io, e altre tu
E insieme sappiamo fare anche di più
Tu non sei come me, son fortunato
Davvero ti son grato
Perché non siamo uguali
Vuol dire che tutt'e due siamo speciali.
B. Tognolini
venerdì 14 settembre 2012
A lezione di storia nella terra dei Vichinghi
Considero il viaggio una fortunata occasione di apprendimento. Ogni volta riportiamo in valigia nozioni, emozioni e ricordi che ci accompagneranno a lungo. Uno dei motivi per cui ho aperto un blog è proprio quello di preservare le nostre preziose esperienze dagli effetti del tempo e di condividerle con chi avrà il piacere di leggerle e trasformarle in utilità. Dopo avervi raccontato qui di 1300km di impressioni e considerazioni inizio a condividere con voi i luoghi che ci hanno maggiormente colpito dove bisogna soffermarsi, osservare ed ascoltare.
Oggi voglio raccontarvi di un luogo che ci ha fatto fare un salto in dietro di 1000 anni, il Ribe Vikinger center nella caratteristica città di Ribe.
Passeggiando per il Villaggio, perfettamente ricostruito, abbiamo sperimentato gli odori , i colori e i rumori di quel tempo. Abbiamo assistito alle loro occupazioni quotidiane avendo la libertà di soddisfare ogni nostra curiosità. I bambini possono prendere parte ad alcune attività e noi non abbiamo esitato a provare.
Tutto e sapientemente studiato per imparare questo periodo storico così importante per la nazione.
All'ingresso del museo ero ignara del funzionamento del centro, pensavo si trattasse di un altro museo a cielo aperto, molto diffuso qui in Danimarca, con tanto di figuranti per rendere il tutto più veritiero e divertente per i nostri figli. In realtà non è proprio così e scoprire esattamente lo spirito del centro ce lo ha fatto apprezzare ancora di più
Le persone che si aggirano per il villaggio, indossando abiti vichinghi , cucinando, parlando e
lavorando non sono figuranti che smettono la loro attività con la chiusura del centro ma sono persone che amano i Vichinghi e la loro epoca e scelgono di calarsi completamente nel ruolo per una o più settimane accettando di vivere ne più ne meno come si faceva 1000 anni fa
Ho ascoltato donne che hanno deciso di passare parte delle loro vacanze in questo villaggio impersonificando un popolo del quale hanno tanto studiato. Ho osservato bambini portati li dai loro padri desiderosi di sostenere un museo che loro guardano con ammirazione. Ho indovinato dal loro accento la loro provenienza chiedendo loro quante difficoltà in questo gioco di ruolo. Ho provato curiosa ad intrecciare una tela, perplessa ho guardato i loro piedi nudi. Sono entrata in tutte le loro casespiegando alle bambine le strane attività dei loro abitanti. Ho passeggiato per il mercato ammirando le loro abilità ed ho infine rifiutato un bicchiere di latte appena munto...ahimè troppo cittadina per quegli odori.
Le bambine hanno provato a lavorare il legno spellando accuratamente due tronchi usando antichi arnesi. Il papi ha provato ad incidere una moneta e lasciato a me il compito di tirare con l'arco. Una giornata di divertenti e curiose esperienze.
Perfino l'area giochi, alla fine del tragitto, è perfettamente in tema con l'ambiente, i bambini giocano con i giochi di un tempo.
Il nostro cammino sulle tracce dei Vichinghi non si è concluso qui abbiamo incrementato le nostre conoscenze nel museo delle navi vichinghe di Roskilde graziosa cittadina a 30km da Copenaghen Il museo ha una parte interna dove si possono ammirare le 5 navi ritrovate sul fondale del fiordo nel 1962 e una parte esterna, proprio sul fiordo, dove si può liberamente salire su navi ricostruite e navigare a bordo di un veliero come un vero vichingo. Nel porto c'è anche una piazza dove si organizzano laboratori creativi per bambini
con questo post partecipo all'iniziativa "ipariamo viaggiando" ideata da Tiziana e Valentina.
Oggi voglio raccontarvi di un luogo che ci ha fatto fare un salto in dietro di 1000 anni, il Ribe Vikinger center nella caratteristica città di Ribe.
Passeggiando per il Villaggio, perfettamente ricostruito, abbiamo sperimentato gli odori , i colori e i rumori di quel tempo. Abbiamo assistito alle loro occupazioni quotidiane avendo la libertà di soddisfare ogni nostra curiosità. I bambini possono prendere parte ad alcune attività e noi non abbiamo esitato a provare.
Tutto e sapientemente studiato per imparare questo periodo storico così importante per la nazione.
Le persone che si aggirano per il villaggio, indossando abiti vichinghi , cucinando, parlando e
lavorando non sono figuranti che smettono la loro attività con la chiusura del centro ma sono persone che amano i Vichinghi e la loro epoca e scelgono di calarsi completamente nel ruolo per una o più settimane accettando di vivere ne più ne meno come si faceva 1000 anni fa
Le bambine hanno provato a lavorare il legno spellando accuratamente due tronchi usando antichi arnesi. Il papi ha provato ad incidere una moneta e lasciato a me il compito di tirare con l'arco. Una giornata di divertenti e curiose esperienze.
Perfino l'area giochi, alla fine del tragitto, è perfettamente in tema con l'ambiente, i bambini giocano con i giochi di un tempo.
con questo post partecipo all'iniziativa "ipariamo viaggiando" ideata da Tiziana e Valentina.
giovedì 6 settembre 2012
Di ritorno dalla Danimarca con una valigia piena di esperienze!
La mia fidata Lonenly Planet quest'anno mi ha portato in Danimarca.
Dopo settimane di piacevole programmazione, finalmente la tipologia di viaggio che prediligo, dove si ritorna a casa con un carico di esperienze.
1.300km tra cielo e mare osservando quello che secondo l'Unesco è il popolo più felice della terra. Sicuramente è un popolo dal quale abbiamo molto da imparare. L'educazione, la disciplina, il rispetto e l'onestà si percepiscono in ogni angolo. Passeggiando lungo le strade, che sono un un incredibile esempio di pulizia, ho provato un senso di ammirata meraviglia quando mi sono imbattuta in provvisorie bancarelle poste fuori all'abitazione per vendere frutta, ortaggi, fiori e oggetti decorativi. Accanto una cassetta di legno per lasciare i soldi!
Mi sono sorpresa nel vedere come la storia e le epoche lontane sono presentate con semplice immediatezza, musei a cielo aperto dove si osserva, si sperimenta e si apprende sul campo.
Abbiamo conosciuto da vicino i Vichinghi (incredibile esperienza della quale vi racconterò inseguito), ci siamo calati nella piacevole atmosfera dei castelli dove ci ha colpito la perfezione della potatura di siepi ed alberi. Castelli che hanno sempre un ambientazione naturale sorprendente dove l'acqua è protagonista.
Abbiamo camminato senza tempo tra sontuose stanze e vertiginose torri, abbiamo giocato nel percorrere labirinti e tragitti tra gli alberi. Anche di questo vi racconterò meglio in seguito
Le bambine si sono tuffate nel fiabesco mondo di Hans Christian Andersen travestendosi e truccandosi da personaggi nati dalla penna dello scrittore...e noi insieme a loro!
Si sono ritrovate improvvisamente nelle loro scatole di mattoncini lego.
Abbiamo percorso chilometri di coste incontrando dune di sabbia e mare impetuoso, assistito con stupore alla lotta continua tra luce ed ombra, tra sole e pioggia scrosciante, cercando buchi di azzurro tra nubi bianche e frettolose.
Abbiamo ascoltato il silenzio nei solitari paesini dalle case colorate con tetti di paglia.
Goduto degli spazi delle pianure verdi lasciandoci infastidire dagli incessanti venti
Abbiamo invidiato l'attenzione per i piccoli abitanti. Tutto gira intorno a loro, questi bellissimi bimbi tutti biondi hanno sempre un area a loro dedicata. Non c'è luogo che non si preoccupi di coinvolgerli rendendo anche più sereno il tempo dei genitori. In fondo noi siamo felici se lo sono loro!
Un viaggio vissuto appieno prendendo aerei, autobus, metro, nave, bicicletta e perfino un trattore!
Una bella esperienza e solo un po di nostalgia per lo spirito di spensieratezza che un tempo accompagnava i miei viaggi. Forse l'età forse le situazioni vissute mi costringono a portare con me i timori e le ansie. Avrei voluto non avere il pensiero di voi 2 che siete andate vie troppo presto....
Queste sono solo le prime impressioni di questo bel viaggio del quale vi racconterò ancora.
Post sulla Danimarca
A lezione di storia nella terra dei Vichinghi
Odense sulle tracce di Andersen
Dopo settimane di piacevole programmazione, finalmente la tipologia di viaggio che prediligo, dove si ritorna a casa con un carico di esperienze.
Mi sono sorpresa nel vedere come la storia e le epoche lontane sono presentate con semplice immediatezza, musei a cielo aperto dove si osserva, si sperimenta e si apprende sul campo.
Abbiamo camminato senza tempo tra sontuose stanze e vertiginose torri, abbiamo giocato nel percorrere labirinti e tragitti tra gli alberi. Anche di questo vi racconterò meglio in seguito
Si sono ritrovate improvvisamente nelle loro scatole di mattoncini lego.
Abbiamo percorso chilometri di coste incontrando dune di sabbia e mare impetuoso, assistito con stupore alla lotta continua tra luce ed ombra, tra sole e pioggia scrosciante, cercando buchi di azzurro tra nubi bianche e frettolose.
Abbiamo ascoltato il silenzio nei solitari paesini dalle case colorate con tetti di paglia.
Abbiamo invidiato l'attenzione per i piccoli abitanti. Tutto gira intorno a loro, questi bellissimi bimbi tutti biondi hanno sempre un area a loro dedicata. Non c'è luogo che non si preoccupi di coinvolgerli rendendo anche più sereno il tempo dei genitori. In fondo noi siamo felici se lo sono loro!
Un viaggio vissuto appieno prendendo aerei, autobus, metro, nave, bicicletta e perfino un trattore!
Una bella esperienza e solo un po di nostalgia per lo spirito di spensieratezza che un tempo accompagnava i miei viaggi. Forse l'età forse le situazioni vissute mi costringono a portare con me i timori e le ansie. Avrei voluto non avere il pensiero di voi 2 che siete andate vie troppo presto....
Queste sono solo le prime impressioni di questo bel viaggio del quale vi racconterò ancora.
Post sulla Danimarca
A lezione di storia nella terra dei Vichinghi
Odense sulle tracce di Andersen
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