Oggi ultimo mercoledì del mese. Chiudiamo il tema delle tre "C" per far spazio a tre parole nuove.
mercoledì 27 febbraio 2013
lunedì 25 febbraio 2013
Londra formato famiglia
Una richiesta nel gruppo "consigli di viaggio" la molla che ha smosso i miei ricordi e mi ha riportata a Londra dove proverò a portare anche voi.
Un viaggio deciso su due piedi, i programmi erano altri ma gli eventi mi hanno costretto a posticipare la partenza a diminuire i giorni di vacanza e quindi scegliere un meta diversa.
Londra è per me la città delle emozioni, la città dove ho vissuto per un po insieme al mio attuale marito. Prima grande scelta, prima esperienza forte in un età in cui si vive di sogni. Mi ero ripromessa di portare un giorno le bambine per condividere con loro i miei piacevoli ricordi. E così è stato. Atterriamo a Heatrow alle 14.00 del 27 luglio 2011. Il treno Heatrow express (se lo prenotate da casa spendete meno) ci porta in 15 minuti alla stazione di Paddington dove si trova il nostro Hotel Radnor Hyde Park (da consigliare!) Come al solito ho con me un quadernino dove è racchiusa tutta la mia curiosità e irrequietezza e ogni volta sono veramente decisa a vedere tutto quello che ho appuntato.
Si comincia con uno dei luoghi più noti che sicuramente colpiranno le mie piccole viaggiatrici: Covent Garden (alle stazioni metro comprate Travel-card o Oyster-card, bambini gratuiti fino ad 11 anni). All'interno del vecchio mercato ortofrutticolo un cuore pulsante: saltimbanchi e musicisti di strada in ogni angolo, negozi molto particolari e localini dove mangiare. Distratte dal turbinio stravagante di questo angolo della città arriva subito l'ora di cena. Un cugino di mio marito ci aspetta nel quartiere Notting Hill da Pizza metro. Questa cena un po dai sapori di casa conclude la nostra prima giornata londinese.
Il giorno seguente ci svegliamo di buonora perchè "con mamma non si riesce a fare altrimenti". Attraversiamo Hyde Park (a due passi dall'hotel) in compagnia degli scoiattoli e raggiungiamo Marble Arch (passando di li buttate un occhio allo Speaker's corner) dove inizia l'affollatissima Oxford street, una delle strade più famose della capitale britannica. Impossibile non essere incuriositi da alcuni dei negozi presenti sulla via. Noi non ci facciamo mancare il Disney Store che attrae la curiosità delle mie piccole...bhè anche la mia! Poi arrivati ad Oxford Circus, percorriamo Regent Street dove c'è un altra tappa obbligata se viaggiate con i bambini: il bellissimo negozio di Hamley's, sei piani di meraviglie che i bambini potranno provare e sperimentare.
Un viaggio deciso su due piedi, i programmi erano altri ma gli eventi mi hanno costretto a posticipare la partenza a diminuire i giorni di vacanza e quindi scegliere un meta diversa.
Londra è per me la città delle emozioni, la città dove ho vissuto per un po insieme al mio attuale marito. Prima grande scelta, prima esperienza forte in un età in cui si vive di sogni. Mi ero ripromessa di portare un giorno le bambine per condividere con loro i miei piacevoli ricordi. E così è stato. Atterriamo a Heatrow alle 14.00 del 27 luglio 2011. Il treno Heatrow express (se lo prenotate da casa spendete meno) ci porta in 15 minuti alla stazione di Paddington dove si trova il nostro Hotel Radnor Hyde Park (da consigliare!) Come al solito ho con me un quadernino dove è racchiusa tutta la mia curiosità e irrequietezza e ogni volta sono veramente decisa a vedere tutto quello che ho appuntato.
Si comincia con uno dei luoghi più noti che sicuramente colpiranno le mie piccole viaggiatrici: Covent Garden (alle stazioni metro comprate Travel-card o Oyster-card, bambini gratuiti fino ad 11 anni). All'interno del vecchio mercato ortofrutticolo un cuore pulsante: saltimbanchi e musicisti di strada in ogni angolo, negozi molto particolari e localini dove mangiare. Distratte dal turbinio stravagante di questo angolo della città arriva subito l'ora di cena. Un cugino di mio marito ci aspetta nel quartiere Notting Hill da Pizza metro. Questa cena un po dai sapori di casa conclude la nostra prima giornata londinese.
Il giorno seguente ci svegliamo di buonora perchè "con mamma non si riesce a fare altrimenti". Attraversiamo Hyde Park (a due passi dall'hotel) in compagnia degli scoiattoli e raggiungiamo Marble Arch (passando di li buttate un occhio allo Speaker's corner) dove inizia l'affollatissima Oxford street, una delle strade più famose della capitale britannica. Impossibile non essere incuriositi da alcuni dei negozi presenti sulla via. Noi non ci facciamo mancare il Disney Store che attrae la curiosità delle mie piccole...bhè anche la mia! Poi arrivati ad Oxford Circus, percorriamo Regent Street dove c'è un altra tappa obbligata se viaggiate con i bambini: il bellissimo negozio di Hamley's, sei piani di meraviglie che i bambini potranno provare e sperimentare.
mercoledì 13 febbraio 2013
Segnalibri
L'influenza mi tiene chiusa in casa ed io approfitto...approfitto del tempo a disposizione, della passione per la lettura che in questi giorni ha catturato le mie figlie e del tema del mercoledì dell'arte di questo mese.
Segnalibri per tutti
Segnalibri per tutti
I primi realizzati con feltro, ago, filo, nastrino e bottoni...
Per questo ci vuole un po di Origami e se volete un passo passo lo trovate qui
per questi ultimi solo cartoncino, forbici (o Big Shot) e un po di colla.
Con questo partecipo a Teachable Moments di Tiziana
Etichette:
craft,
creatività,
handmade,
mercoledì,
segnalibri
lunedì 11 febbraio 2013
Un' altra pillola di sano teatro..
Ci siamo concessi un altro piacevole pomeriggio in compagnia dei giovani attori del Teatro Vascello. Chi mi legge conosce la nostra passione per il teatro e il nostro modo di farne tesoro.
Di nuovo una favola sulle diversità. incentrata sulla figura di Quasimodo, il misterioso campanaro di Notre-Dame di Parigi. Lontano dal racconto originario di Victor Hugo la rappresentazione abbraccia, per ovvi motivi, la linea dinneyana trasportando i bambini in un vortice di magia, divertimento ed emozione.
La storia comincia con il pianto di un bambino in una notte oscura, tra i canali della Senna. Un bambino dall' aspetto anormale e sgradevole figlio di una gitana. Solo la cattedrale che tutto può e tutto vede riuscirà a salvare il bambino e legherà per sempre la sua vita a quella di Frollo, l'arcidiagono di Notre-Dame. Quasimodo, questo il nome che viene dato al bambino, è condannato ad anni di solitudine in una magica prigione in compagnia dei simpatici amici gargoil.
Di nuovo una favola sulle diversità. incentrata sulla figura di Quasimodo, il misterioso campanaro di Notre-Dame di Parigi. Lontano dal racconto originario di Victor Hugo la rappresentazione abbraccia, per ovvi motivi, la linea dinneyana trasportando i bambini in un vortice di magia, divertimento ed emozione.
La storia comincia con il pianto di un bambino in una notte oscura, tra i canali della Senna. Un bambino dall' aspetto anormale e sgradevole figlio di una gitana. Solo la cattedrale che tutto può e tutto vede riuscirà a salvare il bambino e legherà per sempre la sua vita a quella di Frollo, l'arcidiagono di Notre-Dame. Quasimodo, questo il nome che viene dato al bambino, è condannato ad anni di solitudine in una magica prigione in compagnia dei simpatici amici gargoil.
venerdì 8 febbraio 2013
Quartiere Coppedè a Roma
Nella mia lista di cose da vedere o rivedere insieme ai miei 4 occhietti curiosi c'era anche il quartiere Coppedè.
mercoledì 6 febbraio 2013
Festone di cuori
L'altra settimana ho introdotto un nuovo modo per partecipare al "mercoledì dell'arte". Tre parole come spunto di creatività. Potete usarne una, due o tutte e tre. Questo mese le tre "C",come le ho definite io, sono i tre ingredienti da usare: CUORI per gli amanti di San Valentino, CORIANDOLI per chi festeggia il Carnevale e il CELESTE. Scelta singolare per chi, come me, non ama il Carnevale e non festeggia il San Valentino. Ma c'è la mia passione per la manualità e la creatività che mi porta sempre da qualche parte...
domenica 3 febbraio 2013
Big Bambù
Giorni fa all'uscita della scuola ci siamo concesse una di quelle pause che piacciono tanto alla sottoscritta.
Macchina fotografica alla mano e via di corsa (perchè il tempo è sempre limitato) al museo Macro di Roma dove è esposta la Big Bambù. Una particolare struttura-scultura fatta con migliaia di aste di bambù legate ed incastrate tra loro con cordini da climbing. I visitatori possono entrare nella struttura e salire fino a 25 metri dal suolo. L'opera è stata costruita manualmente dai fratelli Starn e da un gruppo di esperti arrampicatori. All'interno l'intreccio del bambù crea effetti giocosi e suggestivi accogliendo il visitatore e facendolo sentire parte della struttura. La struttura è sorprendete perchè guardandola dal di fuori non si immagina dello spazio percorribile al suo interno e di come si possa essere sorretti da un intreccio di canne. La scalate alla Big Bambù ti porta sui tetti di Roma senza neanche rendersene conto percorrendo una struttura fragile e resistente allo stesso tempo.
L'opera, donata alla città di Roma dall' Enel, celebra i 50 anni dell'azienda e rimarrà in esposizione fino a dicembre 2013.
Le bambine, specialmente la più piccola, hanno vissuto l'esperienza con molto divertimento perchè sembra di entrare in un percorso avventura. La grande invece ha messo alla prova il suo essere timorosa e si è goduta l'area in cima dove è stato creato un angolo relax.
Se siete a Roma una buona idea per passare del tempo in maniera diversa.
Con questo partecipo alla foto della domenica di Bim Bum Beta
Macchina fotografica alla mano e via di corsa (perchè il tempo è sempre limitato) al museo Macro di Roma dove è esposta la Big Bambù. Una particolare struttura-scultura fatta con migliaia di aste di bambù legate ed incastrate tra loro con cordini da climbing. I visitatori possono entrare nella struttura e salire fino a 25 metri dal suolo. L'opera è stata costruita manualmente dai fratelli Starn e da un gruppo di esperti arrampicatori. All'interno l'intreccio del bambù crea effetti giocosi e suggestivi accogliendo il visitatore e facendolo sentire parte della struttura. La struttura è sorprendete perchè guardandola dal di fuori non si immagina dello spazio percorribile al suo interno e di come si possa essere sorretti da un intreccio di canne. La scalate alla Big Bambù ti porta sui tetti di Roma senza neanche rendersene conto percorrendo una struttura fragile e resistente allo stesso tempo.
L'opera, donata alla città di Roma dall' Enel, celebra i 50 anni dell'azienda e rimarrà in esposizione fino a dicembre 2013.
Le bambine, specialmente la più piccola, hanno vissuto l'esperienza con molto divertimento perchè sembra di entrare in un percorso avventura. La grande invece ha messo alla prova il suo essere timorosa e si è goduta l'area in cima dove è stato creato un angolo relax.
Se siete a Roma una buona idea per passare del tempo in maniera diversa.
Con questo partecipo alla foto della domenica di Bim Bum Beta
Iscriviti a:
Post (Atom)