venerdì 28 marzo 2014

Tutt'altro che tipico

Ci sono volte in cui la maestra assegna un libro da leggere in breve tempo e tua figlia non ha per nulla voglia di farlo. Allora arriva mamma che le propone una lettura serale a voce alta sperando che superato lo scoglio iniziale si riesca a finire il libro e anche con gioia. Poi però succede che la mamma in questione si innamora di quel libro e le spiegazioni, la commozione (si, io ho la lacrima facile) fanno decollare l'interesse tenendoci entrambe incollata alle pagine.





Quando un libro ti sorprende non si può non parlarne ed è per questo che oggi torno dopo tanto tempo (troppo) al venerdì del libro di Paola per raccontarvi della nostra lettura.
Il romanzo narra la storia di Jason un bambino "speciale" di 12 anni che attraverso la sua sfera emotiva ci racconta un mondo sconosciuto a molti, il mondo dell'autismo. Il bambino a stento comprende le persone che gli ruota intorno. I neurotipici, come li definisce lui, si esprimono e si comportano in maniera complicata e soprattutto non lo capiscono. I suoi silenzi e le sue reazioni improvvise destabilizzano, incuriosiscono e fanno arrabbiare. Jason, però, ha trovato il suo modo di esprimersi e di farsi apprezzare. Lui scrive delle storie, storie alle quali può cambiare il finale quando non gli piace. I protagonisti dei suoi racconti sono tutti bambini che a loro modo semplificano la realtà. Con la scrittura riesce a trattare temi importanti quali l'espressione delle emozioni, la speranza, la fiducia, il coraggio e la delusione. Tutto con una consapevolezza che generalmente non appartiene ad un bambino della sua età. Lui scrive e condivide le sue storie in un sito per aspiranti scrittori ed è li che conosce una ragazza che, affascinata dalle sue storie, diventa la sua prima vera amica. Sarebbe bello incontrarla ma il pensiero che lei possa vedere il suo autismo lo terrorizza.


La cosa che ho apprezzato di più nel libro è il modo di raccontare l'essere diverso con una lucidità ed un ironia sorprendenti. Quando ci troviamo difronte a questi bambini meravigliosi vediamo solo i loro silenzi, quei silenzi che sono visibili e tangibili, senza pensare che la mancanza o l’inadeguatezza di manifestazioni verbali non corrisponde per forza all'assenza di sentimenti ed emozioni. Così come il protagonista scrive per farsi sentire io e mia figlia abbiamo letto questa bella storia sentendo e vivendo i pensieri di un bambino autistico.
Nel libro la scrittura ha un ruolo davvero importante e i suoi meccanismi e le sue potenzialità sono prese molto seriamente dal protagonista che ne fa una efficace metafora dell’esistenza
Leggendo le storie del ragazzo non possiamo fare a meno di chiederci se noi  siamo o no cosi "normo".
Un finale dolce-amaro in cui la diversità non si aggiusta ma si accetta – perché tutti abbiamo delle cose per cui non possiamo farci niente!

19 commenti:

  1. Grazie per aver recensito questo libro, sono una mamma con una buona bimba nello spettro e penso che lo prenderò oggi stesso per proporlo alla mia figlia maggiore, molto spesso fa fatica a comprendere questa sua sorella e i suoi strani comportamenti. Buona giornata.

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    1. E' comprensibile che faccia fatica e credo che il libro la aiuterà. Anche nel libro i personaggi fanno fatica a capire jason. Se lo leggerà mi piacerebbe sapere la sua reazione alla lettura. Mia figlia (11 anni) ne è rimasta colpita Grazie e buona giornata anche a te :-)

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  2. Mi sono commossa solo a leggere la recensione!! non oso immaginare cosa succederà quando lo leggerò! ^_^

    E lo farò!.
    Grazie.
    Verica di ATeaForU

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    1. se hai la lacrima facile come me preparati al nodo in gola

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  3. Grazie del suggerimento, questo libro sembra davvero molto interessante, lo cercherò.
    A presto,
    Elisa

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  4. Questo libro mi ispira moltissimo... spero di trovarlo in giro, ho proprio voglia di leggerlo!

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  5. Toccante. Aprire le porte a mondi emozionali che non capiamo.

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  6. Uno dei libri che piacciono a me :-)
    Grazie per questa recensione, la inserisco anche nella mia pagina sull'unicità, non ti dispiace vero? Sai che è della stessa casa editrice dei un libro che ho comprato proprio in fiera? Ho preso Animali di Versi (uovonero)

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    1. Si immaginavo ti piacesse. Certo che non mi dispiace si condivide per questo motivo. Animali diversi è molto carino!

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  7. Anch'io ti ringrazio per questa recensione, vorrei regalarlo al figlio di amici, forse per nostra figlia non è adatto (otto anni) ma potrei suggerirlo anche alle maestre della quinta secondo te?
    E se tu dici che ne vale la pena, ci credo:)
    Che gioia ritrovarti al VdL anch'io mancavo da tantissimo tempo e quando partecipo mi rendo conto di quanto mi sia persa, oggi mi sarei persa questa bella recensione;) (monica mimangiolallergia)

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    1. Anche per me è stata una gioia leggere di nuovo alcune di voi. Ogni volta che leggo i suggerimenti del venerdì del libro farei grandi acquisti in libreria. Se il libro è letto insieme in quinta va benissimo se letto da soli forse bisogna superare i 10 anni per capirlo ed apprezzarlo

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  8. interessante questo libro, grazie! :-)

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  9. Bello a partire dal titolo, dovrebbero essere nei consigli di lettura scolastici per far aprire gli occhi ai bambini ma soprattutto agli adulti.

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  10. Tematica molto delicata che, a quanto pare, viene affrontata con la giusta delicatezza... E... bentornata!!!

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  11. Appena ordinato ne attendo con impazienza l'arrivo :-)

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