martedì 23 ottobre 2012

Muoviti tu che puoi!

Io continuo a credere nella solidarietà come sentimento sociale come rifiuto dell'indifferenza, della passività e dell'egoismo.

La solidarietà è una predisposizione d'animo che non tutti possiedono ma sono certa che  ognuno di noi è in grado di dedicare un briciolo del proprio tempo agli altri e di regalare un pizzico di quello che possediamo.

Non deve trattarsi necessariamente di qualcosa di grande bastano piccoli gesti.

Prima d'ora ho usato questo mio piccolo spazio per iniziative solidali una sola volta (in un post a cui tengo molto)  poi Claudia mi ha insegnato che un grande contributo lo danno anche le parole. Scrivere, parlarne, informare e sensibilizzare può servire molto.

Per questo che oggi approfitto del mio blog per dirvi che dal 22 ottobre al 3 novembre si svolgerà la seconda campagna Sociale Famigli SMA.
Si potrà contribuire alla ricerca per l’Atrofia Muscolare Spinale, una delle più gravi e diffuse malattie neuromuscolari che colpiscono i bambini, i cui muscoli della respirazione, deglutizione e movimento subiscono una progressiva paralisi. È la principale causa genetica di morte sotto i due anni. 1 persona su 40 è portatore sano e 1 bambino su 6.000 nati vivi è affetto da SMA. Famiglie SMA è un'associazione fondata da genitori con lo scopo di raccogliere fondi per la ricerca scientifica, ad oggi non esiste una cura.

Tramite il numero 45599 potete donare un euro con un sms e due o cinque euro da rete fissa.



Molte sono le occasioni per dare una mano, basta avere la volontà e la consapevolezza che molto spesso i problemi "altrui" sono problemi della società.

Condivido con voi questa favola africana che potete stasera leggere insieme ai vostri figli

 

Un giorno nella foresta scoppiò un grande incendio. Di fronte all’avanzare delle fiamme, tutti gli animali scapparono terrorizzati mentre il fuoco distruggeva ogni cosa senza pietà. Leoni, zebre, elefanti, rinoceronti, gazzelle e tanti altri animali cercarono rifugio nelle acque del grande fiume, ma ormai l’incendio stava per arrivare anche lì.
Mentre tutti discutevano animatamente sul da farsi, un piccolissimo colibrì si tuffò nelle acque del fiume e, dopo aver preso nel becco una goccia d’acqua, incurante del gran caldo, la lasciò cadere sopra la foresta invasa dal fumo.
Il fuoco non se ne accorse neppure e proseguì la sua corsa sospinto dal vento.
Il colibrì, però, non si perse d’animo e continuò a tuffarsi per raccogliere ogni volta una piccola goccia d’acqua che lasciava cadere sulle fiamme.
La cosa non passò inosservata e ad un certo punto il leone lo chiamò e gli chiese:
“Cosa stai facendo?”. L’uccellino gli rispose: “Cerco di spegnere l’incendio!”.
Il leone si mise a ridere: “Tu così piccolo pretendi di fermare le fiamme?” e assieme a tutti gli altri animali incominciò a prenderlo in giro. Ma l’uccellino, incurante delle risate e delle critiche, si gettò nuovamente nel fiume per raccogliere un’altra goccia d’acqua.
A quella vista un elefantino, che fino a quel momento era rimasto al riparo tra le zampe della madre, immerse la sua proboscide nel fiume e, dopo aver aspirato quanta più acqua possibile, la spruzzò su un cespuglio che stava ormai per essere divorato dal fuoco.
Anche un giovane pellicano, lasciati i suoi genitori al centro del fiume, si riempì il grande becco d’acqua e, preso il volo, la lasciò cadere come una cascata su di un albero minacciato dalle fiamme.
Contagiati da quegli esempi, tutti i cuccioli d’animale si prodigarono insieme per spegnere l’incendio che ormai aveva raggiunto le rive del fiume. Dimenticando vecchi rancori e divisioni millenarie, il cucciolo del leone e dell’antilope, quello della scimmia e del leopardo, quello dell’aquila dal collo bianco e della lepre lottarono fianco a fianco per fermare la corsa del fuoco. A quella vista gli adulti smisero di deriderli e, pieni di vergogna, incominciarono a dar manforte ai loro figli. Con l’arrivo di forze fresche, bene organizzate dal re leone, quando le ombre della sera calarono sulla savana, l’incendio poteva dirsi ormai domato.Sporchi e stanchi, ma salvi, tutti gli animali si radunarono per festeggiare insieme la vittoria sul fuoco.Il leone chiamò il piccolo colibrì e gli disse: “Oggi abbiamo imparato che la cosa più importante non è essere grandi e forti ma pieni di coraggio e di generosità. Oggi tu ci hai insegnato che anche una goccia d’acqua può essere importante e che «insieme si può» spegnere un grande incendio. D’ora in poi tu diventerai il simbolo del nostro impegno a costruire un mondo migliore, dove ci sia posto per tutti, la violenza sia bandita, la parola guerra cancellata, la morte per fame solo un brutto ricordo”.







10 commenti:

  1. Ognuno di noi può fare qualcosa! E tanti singoli fanno un mare di individui che possono cambiare il mondo :0)
    Bellissima la favola africana, mi sono commossa.

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  2. La favola è presente su un altro blog, però limitata al colibrì che risponde al leone "io faccio quello che posso". Tu l'hai completata con i cuccioli intraprendenti e, lo confesso inattesa, la partecipazione finale degli adulti.
    Parteciperò dal fisso, poiché gli sms non li so mandare.
    Ciao.
    @Daffodils: per smorzare la tua commozione ti comunico che il leone, dopo la dichiarazione sulla cancellazione della morte per fame, per meglio valorizzarla e universalizzarla, ha poi divorato una gazzella credulona che lo aveva abbracciato per complimentarsi. Pare faccia parte del cerchio della vita. Per il leone, per la gazzella un po' meno.
    Ciao pure a te.

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  3. Grazie per questo post e la favola non la conoscevo: è veramente stupenda!

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  4. Ciao carissima. Sono felice che ci siano persone come te che hanno il desiderio di parlare di questi temi. Ti ringrazio di cuore, si sente che sei una persona profonda e, di questi giorni, credo che manchino persone così. Mi piacerebbe molto che passassi da me per poter conoscere un' idea che ho avuto per poter lavorare a distanza e magari così poter continuare ancora la meravigliosa opera di volontariato che sto svolgendo in Nicaragua e che amo con tutta me stessa. Queste sono le cose che danno vera soddisfazione in questo mondo indifferente. Ti aspetto da me così magari mi puoi aiutare solo a spargere un po' la voce. Ti abbraccio

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  5. Brava Giorgia, diffondere e condividere sempre :)

    Grazia (che ti sorride tra la nebbia odierna)

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  6. Giorgia sarò puntuale. Grazie
    Maurizio

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  7. Un post molto interessante e molto incisivo. Serve sempre ricordare quanto sia importante la solidarietà e il reciproco aiuto, in ogni momento della vita. La storia è bellissima, l'ho sempre amata. Basta che qualcuno si muova, per fare la differenza.. Ti abbraccio forte forte e ti mando un bacione! Grazie per aver condiviso questa iniziativa con noi! :)

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  8. Grazie per la segnalazione. Di recente ho aiutato un'amica che mi chiedeva 1000 euro per un debito del fratello. La solidarietà è anche questa.

    Bacio

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  9. Dovremo lasciare che i nostri cuccioli ci insegnino la strada migliore per vivere collaborando e accettando ognuno la propria quota di responsabilità.
    Bella favola davvero.

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